Le origini del Ceviche

 

La cucina peruviana sembra essere la nuova scoperta gastronomica. Vi proponiamo la ricetta originale del ceviche, tipico piatto della regione andina, oggi rivisitato da molti chef internazionali. Successivamente, un approfondimento sulle origini del ceviche.

 

Le origini del Ceviche – La ricetta

 

INGREDIENTI:

600 g Filetto di platessa, ricciola o cernia

1 Cipolla rossa tagliata fine

1 Peperoncino

4 Cubetti di ghiaccio

Lime

4 foglie di lattuga

1 Pannocchia cotta

1 Patata dolce cotta

Sale

 

Per procedere alla preparazione del ceviche, bisogna tagliare il pesce a cubetti di 2 cm, lavarlo insieme alla cipolla in acqua fredda, cambiando l’acqua due volte, in modo da pulirlo bene.

Successivamente, sul fondo di una ciotola di vetro, sfregate il peperoncino e aggiungetevi il pesce, la cipolla, il ghiaccio.

Spremeteci dentro il succo di un lime, aggiungete l’aglio tritato e mescolate il tutto, aggiustando con il sale.

Infine rimuovete il ghiaccio dalla ciotola e ponete il ceviche su una foglia di lattuga.

Servite il tutto con una pannocchia e una patata dolce e gustate.

 

Le origini del Ceviche – La storia

 

Su questo piatto esistono molte teorie, la più attendibile delle quali fa riferimento ad una ricetta preparata più di duemila anni fa in Perù.

In alcuni documenti si parlava di un piatto a base di pesce marinato con il succo del “tumbo”, un frutto acido, facile da trovare sulle Ande, al confine con l’Amazzonia. Era sotto il dominio Inca che, al posto del tumbo, il pesce veniva marinato con la birra.

Nella zona costiera del Perù si aggiungeva alla marinatura sale e peperoncino. Con l’arrivo dei colonizzatori vennero introdotti anche cipolla e limone o, al suo posto, il succo d’arancia. Le donne arabe, giunte al seguito di Francisco Pizarro, battezzarono questo piatto con il nome “sibech”, che significa “comida acida”, da cui derivò ceviche.

È questa l’origine del ceviche? Secondo altre fonti, il nome deriverebbe dalla parola quechua “siwichi”, che vuol dire pesce fresco o tenero. Non sapremo mai con certezza la vera origine del nome. Del resto non si è nemmeno sicuri di come si scriva il nome di questo piatto: ceviche, cebiche, seviche o sebiche?

Sappiamo con certezza che il segreto di un buon ceviche è il pesce, che va scelto con la massima cura ed attenzione: deve essere fresco, polposo e ben pulito.

Potremmo definirlo come il sushi precolombiano? Sicuramente il sapore del pesce crudo, marinato solo con il succo di limone, è eccezionale; la differenza, però, sta nell’ambiente familiare e caloroso che si respira in tutte le cucine peruviane.

Ogni màmà ha la sua ricetta tradizionale, il suo tocco personale, che conferisce al ceviche ogni volta un sapore più speziato, più acido o più dolce.