Ogni anno il 2 di febbraio si celebra la Word Wetlands Day ossia la Giornata Mondiale delle Zone Umide. L’istituzione di questa festività è legata alla sensibilizzazione nei confronti di uno degli ecosistemi più importanti del nostro pianeta, per l’appunto quello delle zone umide. Sono considerate zone umide lagune, stagni, laghi e paludi: si tratta di ambienti chiave per la biodiversità del pianeta perché contrastano il cambiamento climatico, catturano carbonio, forniscono fibre e materiali e depurano le acque.

Purtroppo come spesso segnalato dall’ONU le torbiere, le lagune e le foreste pluviali in generale si stanno riducendo a ritmi preoccupanti: tra il 1700 e il 2000 il nostro pianeta ha perso ben l’85% di questi ecosistemi.

In Perù è possibile visitare quella che è da sempre considerata il polmone verde della Terra, la foresta Amazzonica, la Wetland più importante del mondo. In questo articolo scopriremo qualcosa di più sulla giornata delle zone umide del 2022 e vi daremo alcuni consigli utili su cosa visitare nell’Amazzonia peruviana e su come raggiungerla.

 

La Giornata Mondiale delle Zone Umide 2022

 

Lo slogan della Giornata Mondiale delle Zone Umide del 2022 è: “Value, Manage, Restore, Love Wetlands”. Il tema è stato scelto per sottolineare l’importanza di riconoscere il valore di questi habitat, proteggerli, ripristinarli dove necessario e quindi amarli. A livello globale per celebrare questa giornata si è creato l’hashtag #WorldWetlandsRun. Si tratta di una campagna on line attiva dal 2 al 5 febbraio fatta per invitare le persone a passeggiare o correre nelle wetlands dei loro paesi: già durante il secondo giorno persone da più di 100 Paesi hanno aderito.

 

L’Amazzonia peruviana: perché merita di diventare una tappa del vostro itinerario

 

Perché scegliere di dedicare del tempo alla foresta amazzonica durante il vostro viaggio in Perù? La prima ragione è che qui potrete vedere una biodiversità davvero unica al mondo. L’Amazzonia è talmente unica e originale che vi sembrerà di vivere un viaggio dentro il viaggio: in un ettaro di foresta pluviale crescono più specie di piante che in un intero paese europeo e gli animali che incontrerete sono i più strani presenti sul pianeta. Visitare l’Amazzonia peruviana vi darà l’insostituibile possibilità di osservare animali selvatici nel loro ambiente naturale, pernottare in ottimi lodge immersi della foresta ed entrare in contatto con popolazioni tribali che abitano questi luoghi.

 

Quando e come andarci e cosa portare

 

Calcolate bene i tempi della vostra avventura amazzonica: si tratta pur sempre di un’area ancora selvaggia e i mezzi di trasporto sono spesso rari, sovraffollati e lenti. Per quanto riguarda il clima, la stagione delle piogge finisce a Giugno: da questo mese in avanti iniziano le fiestas come quella di San Juan a Iquitos.

I principali punti di accesso all’Amazzonia sono Puerto Maldonado e La Merced a sud, raggiungibili anche via terra. Per la zona centrale dovrete recarvi a Pucallpa, anch’essa raggiungibile sia via terra, che aerea che fluviale. Se vorrete addentrarvi nel cuore della foresta, nella zona nord, dovrete dirigervi verso Iquitos, l’unica città al mondo non raggiungibile via terra: per Iquitos dovrete valutare un volo interno o dedicare del tempo di navigazione fluviale.

Non pensate che l’Amazzonia sia così inospitale come si vede nei film: soggiornerete in lodge accoglienti e non vi troverete mai in situazioni di rischio. Tuttavia un buon equipaggiamento è sempre consigliato. Portate con voi scarpe da trekking, abiti di ricambio  (dovrete cambiarvi spesso per via dell’umidità), binocoli e macchina fotografica, torcia elettrica per le escursioni notturne, repellente anti-insetti, crema solare, kit di pronto soccorso per piccoli disturbi, buste di plastica per proteggere i bagagli e raccogliere i rifiuti, giacca impermeabile ed eventualmente sacco a pelo.

 

I principali luoghi d’interesse

 

L’Amazzonia peruviana si può dividere in tre aree, quella settentrionale, centrale e meridionale.

L’Amazzonia meridionale confina con la Bolivia e il Brasile, è uno dei territori più remoti del paese, scarsamente popolato ed esplorato. Negli ultimi anni tuttavia, con l’apertura della strada Carretera Interoceanica, molte zone si sono ben attrezzate per accogliere i turisti. La zona sud è quindi diventata una soluzione consigliata per chi vuol vivere un’esperienza amazzonica senza sottoporsi a fatiche eccessive. I principali luoghi d’interesse sono Puerto Maldonado e i suoi dintorni come il Parco Nazionale di Manu.

L’Amazzonia Centrale è comodamente raggiungibile da Lima: se vorrete solo un “assaggio” di foresta potrete partecipare a tour organizzati che partono dalla capitale. Si tratta di circa 8 ore di autobus è sarà un’esperienza emozionante durante l’ultimo tratto di strada quando vedrete trasformarsi completamente il paesaggio: passerete dalle aspre e desertiche Ande alla rigogliosa vegetazione della Selva Central. Qui potrete recarvi a La Merced e San Ramon, le due località principali presenti sul Rio Chanchamaya. A Satipo, il punto di partenza per dirigervi verso Pucallpa (anche se pochi turisti affrontano questo viaggio). Oxapampa, importante per l’allevamento del bestiame. Puerto Bermudez e Pucallpa, centri di smistamento fluviale.

Infine l’Amazzonia settentrionale. Qui non potrete assolutamente perdervi la città di Iquitos. Leggi l’articolo Iquitos – la città non raggiungibile via terra per maggiori informazioni