La fauna fluviale di Iquitos – Perù del Nord
Attualmente il bacino amazzonico non si presenta come quello di un secolo fa: le imbarcazioni, i battelli, le grandi navi, sono considerevolmente aumentate, in particolare negli ultimi 20 anni.
I pesci (in Amazzonia ammontano a più di 2000 specie), sono una delle attrazioni della fauna fluviale di Iquitos; quello più diffuso in tutto il bacino amazzonico è il Pirarucù: raggiunge la lunghezza di 3 metri, con un peso di 140 chilogrammi. Somiglia al luccio, ha labbra sporgenti e affilate. Le squame, di color verde, hanno il bordo rossiccio nella zona caudale. Il Pirarucù è una fonte di ricchezza per l’economia amazzonica. La sua carne, infatti, viene seccata e può essere conservata per molto tempo.
Nei fiumi di Iquitos nuotano anche i pesci gatto, di grandi, piccole e medie dimensioni, tutti coloratissimi. Il più piccolo è il Candirù, di appena 6 centimetri; viene chiamato “parassita”, perché a volte s’introduce negli orifizi degli ignari bagnanti e, poiché possiede delle spine, liberarsene diventa un’operazione complessa.
Le anguille elettriche, simili al pesce gatto, sono in grado di generare cariche elettriche fino a centinaia di volt, grazie a dei particolari muscoli modificati che possiedono lungo i fianchi e che attivano durante la caccia o in situazioni di pericolo. Fortunatamente, nonostante siano carnivore, si cibano solo di pesci, volatili e piccoli mammiferi.
Si può andare anche alla ricerca di caimani, ma bisogna fare attenzione, perché divorano qualsiasi cosa: scimmie, volatili, serpenti, piranha, ma anche esseri umani!
Meno pericolosa, l’anaconda abita le acque basse del fiume; a Iquitos è stato avvistato l’esemplare più grande al mondo (le femmine, più massicce dei maschi, raggiungono i 250 kilogrammi di peso).
Frequente la presenza dello squalo leuca, che ama proprio l’acqua dolce dei fiumi: ne sono stati trovati esemplari a 4000 chilometri dall’oceano. Questa specie di squalo si adatta facilmente alle acque poco salate grazie ai suoi reni, che rilevano il cambiamento di salinità. Questi predatori attaccano anche l’uomo: sono considerati la specie più pericolosa, con una lunghezza di 3 metri e i denti acuminati.
La lontra gigante raggiunge anche i 2 metri di altezza, si nutre principalmente di pesce e granchi.
Nei fiumi di Iquitos possiamo trovare anche dei mammiferi: sono i delfini e i lamantini, dei sirenidi lunghi fino a 4 metri.
Il delfino amazzonico, detto anche Inia o delfino rosato, possiede un collo ben delimitato e delle robuste mandibole, efficaci per acciuffare i pesci, la base del suo regime alimentare.
L’alta umidità e la temperatura pressoché costante favoriscono la presenza di anfibi, che nei fiumi di Iquitos hanno trovato una casa perfetta. Si possono incontrare anuri, rane e rospi, alcuni di essi molto curiosi e pericolosissimi.
Un’altra grande classe d’animali acquatici del fiume è rappresentata dai rettili, come le simpaticissime tartarughe: lunghe fino ad un metro e molto longeve, alcune di loro superano i cent’anni. Purtroppo quest’ animale, fondamentale per l’equilibrio fluviale, è fortemente minacciato dalla caccia indiscriminata e irrispettosa.
I fiumi di Iquitos offrono l’opportunità di guardare con i propri occhi le meraviglie di un mondo quasi incontaminato, con una miriade di pesci, rettili e persino squali.