Alieni a Ollantaytambo

 

Tra i famosi siti archeologici peruviani, uno è meno conosciuto, ma si distingue per il mistero che aleggia sulle sue costruzioni: l’antica Ollantaytambo, che dista circa 60 chilometri dalla città di Cusco.

Come si può placare la curiosità e arrivare alla città peruviana?

Una delle possibilità è prendere il treno che parte a Cusco in direzione Machu Picchu. La stazione di Ollantaytambo è prossima alle rive del fiume Urubamba. È dunque possibile giungere al villaggio percorrendo una strada asfaltata, che corre da Cusco, attraverso la Valle Sacra degli Incas. C’è un percorso a nord, passando per il villaggio di Pisac e uno sul lato sud, attraversando il villaggio di Chinchero (è il percorso è più breve, dura circa 2 ore).

In alternativa si può salire su dei piccoli furgoni, partendo dalla via Pavitos e Avenida Grau. Il viaggio dura circa 1 ora e 30 minuti.

Una volta giunti a destinazione, resterete a bocca aperta di fronte ai giganteschi megaliti e alla perfezione dell’intaglio della pietra. Il mistero consiste proprio nella grandezza architettonica della città: sono numerosissimi gli edifici in pietra, i sistemi d’irrigazione ancora funzionanti e le rocce megalitiche perfettamente scolpite e levigate. La domanda che sorge spontanea è: era davvero possibile ottenere tutto questo con strumenti primitivi?

La costruzione della città venne fatta risalire all’Imperatore Inca Pachacuti, nel 1400 d.C., ma molti studiosi sostengono che in realtà le parti più antiche risalirebbero addirittura a 12.000 anni fa.

Una delle cose che più stupisce è che le misure sono così precise che tra due pietre non passa nemmeno un filo di luce. Questo appare ancora più incredibile se si pensa che i blocchi pesano varie tonnellate. Persino con le più moderne tecnologie sarebbe un’ardua impresa raggiungere un così preciso risultato.

Il mistero più interessante riguarda il “Tempio del Condor”, dove venivano estratte enormi lastre di andesite (una roccia eruttiva effusiva). Questo lavoro era svolto con estrema perizia: i tagli sono perfetti e la roccia è liscia e levigata, come fosse stata sottoposta ad un processo di vetrificazione.

Com’è stato possibile realizzare tutto questo? Con quali metodi hanno tagliato, trasportato, incastrato ed infine levigato le pietre?

Questo mistero s’infittisce sempre più, soprattutto perché nessun attrezzo è mai stato ritrovato nei pressi del sito. I sostenitori della teoria degli antichi astronauti attribuiscono agli alieni tutto il merito. A dare manforte c’è anche una leggenda Inca, che racconta come il Dio Sole abbia mandato i suoi due figli sulla Terra con un cuneo dorato. Può la leggenda spiegare questa perfezione architettonica antica? Può il cuneo dorato essere la soluzione al mistero? Tutto rimane ancora irrisolto e senza risposta.